Come e dove viaggiare? Gli spostamenti consentiti

Dove posso viaggiare? L’emergenza sanitaria comporta molte limitazioni negli spostamenti sia in Italia che all’estero. 

La situazione è comunque in continua evoluzione ed aggiornamento! Le notizie riportate sono valide nel momento in cui vengono fornite ma potrebbero non esserlo più dopo pochissimo tempo.

Gli ultimi DPCM dispongono una serie di limitazioni sul territorio nazionale.

La scadenza del DPCM è fissata per il giorno 15 Febbraio 2021 ma con molta probabilità e per una maggiore precauzione verrà prorogata al 5 Marzo 2021. In questo fine settimana dovrebbero esserci degli aggiornamenti.

Almeno fino al 15 febbraio, a prescindere dal colore della Regione, vige il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse e di circolazione dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

VIVIAMO IL LAZIO

La nostra regione, il Lazio è attualmente in zona GIALLA ed è quindi consentito lo spostamento tra Comuni e Province.

Pensiamo quindi al lato “positivo”, possiamo avere il privilegio e l’opportunità di scoprire le innumerevoli bellezze naturali ed artistiche che la nostra regione ha da offrirci.

Grazie alla nostra esperienza e con l’aiuto delle nostre guide autorizzate, possiamo organizzare per voi delle visite private da Roma e dintorni, alla Riviera di Ulisse, dalla Tuscia alla nostra inesplorata ma meravigliosa Ciociaria. 

Avrete la possibilità di assaporare e gustare i luoghi in un modo unico e rendere la vostra giornata indimenticabile.

Dal 1 Febbraio 2021 sono stati riaperti al pubblico, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, i luoghi della cultura; musei, parchi archeologici, ville e i giardini storici, chiese e monasteri. Le visite, potranno essere effettuate dal lunedì al venerdì.

E’ quindi possibile visitare i Musei e Giardini Vaticani, il Colosseo, Il Parco dei Mostri di Bomarzo, Villa d’ Este e Villa Adriana a Tivoli, giusto per citarne alcuni.

Per gli amanti della street art segnaliamo l’esclusiva mostra Bansky Virtual Protest al Chiostro del Bramante fino al 11 Aprile 2021.

VIAGGI IN EUROPA PER TURISMO – STATI UE E SCHENGEN (escluso UK)

Il DPCM 14 gennaio disciplina gli spostamenti da/per l’estero fino al 5 marzo 2021.

Secondo il DPCM gli spostamenti sono liberamente consentiti, per qualsiasi ragione verso gli Stati dell’elenco A e C, fatte salve le limitazioni previste in Italia su base regionale. Per ciascun elenco di Paesi sono previste differenti limitazioni.

ELENCO A

Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano: nessuna restrizione

ELENCO C

  • Stati membri dell’Unione Europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Far Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (incluse Guadalupa, Martinica, Guyana francese, Riunione, Mayotte; esclusi altri territori), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi i territori al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (incluse isole Canarie e altri territori situati nel continente africano), Svezia, Ungheria
  • Stati parte dell’accordo di Schengen: Islanda, Liechtenstein, Norvegia (incluse isole Svalbard e Jan Mayen), Svizzera
  • Andorra
  • Principato di Monaco

N.B. obbligo di test molecolare o antigenico effettuato a mezzo di tampone nelle 48 ore precedenti l’arrivo in Italia, con risultato negativo (in mancanza, isolamento fiduciario).

L’Italia permette di recarsi in questi Stati, ma è possibile che alcuni di questi Stati applichino forme di restrizione all’ingresso.

RESTRIZIONI TURISMO ELENCO C:

(FONTE VIAGGIARE SICURI)

AUSTRIA

A decorrere dal 10 febbraio 2021 le persone che fanno ingresso in Austria dall’Italia oppure da un altro Stato non elencato nell’Allegato A, oltre a dover sottoporsi ad una quarantena di 10 giorni, devono esibire un test negativo (PCR oppure antigenico) al coronavirus al momento dell’ingresso nel territorio austriaco. In caso di mancata esibizione è necessario provvedere tempestivamente ad effettuare il test, ad ogni modo entro 24 ore dall’ingresso.

La quarantena di 10 giorni può essere interrotta dopo 5 giorni, a seguito di un ulteriore test antigenico/PCR con risultato negativo.

Si ricorda inoltre che dal 15 gennaio 2021 vige l’obbligo di pre-registrazione online del viaggio. Le persone che intendono fare ingresso in Austria sono pertanto tenute a pre-registrare il proprio viaggio, comunicando i propri dati personali, le informazioni sul viaggio e sulla quarantena prima del loro ingresso in Austria.

BELGIO

A partire dal 27 gennaio, e al momento fino al 1 marzo, è in vigore un divieto di effettuare viaggi “non essenziali” da/verso il Belgio.

BULGARIA

I viaggiatori provenienti dall’Italia possono fare il loro ingresso in Bulgaria presentando il risultato negativo di un test PCR effettuato al massimo 72 ore prima di entrare nel Paese.

Il documento certificante la negatività deve contenere il nominativo del soggetto come da documento di identità, gli estremi del laboratorio nel quale il test è stato effettuato (denominazione, indirizzo o altri contatti), la data di effettuazione del test con indicato il metodo (PCR) e il risultato negativo (Negative).

CIPRO

A partire dal 9 novembre 2020 l’ingresso a Cipro per chi proveniente dall’Italia è consentito solo ad alcune limitate tipologie di viaggiatori: cittadini ciprioti con residenza permanente nella Repubblica di Cipro e familiari (inclusi consorti e figli minori), persone legalmente residenti nel Paese, personale diplomatico accreditato ai sensi della Convenzione di Vienna, persone titolari di un permesso speciale rilasciato dalla Repubblica di Cipro, secondo il Decreto sulle malattie infettive.

Per l’ingresso a Cipro tali persone devono:

  • Presentare un certificato negativo di test molecolare (PCR), effettuato entro 72 ore prima della partenza dall’Italia
  • Osservare un periodo di auto-isolamento di 14 giorni presso il proprio domicilio a Cipro, quale che sia il risultato del test COVID-19 e ripetere il test 48 ore prima del termine dell’isolamento.

Tutti i viaggiatori in ingresso a Cipro devono sottoscrivere una dichiarazione giurata attestante il paese di provenienza e altre informazioni personali (“Cyprus Flight Pass”) da compilare online non prima di 24 ore prima del viaggio registrandosi sul portale https://cyprusflightpass.gov.cy/ . Una volta ricevuta l’autorizzazione per email, il “Cyprus Flight Pass” dovrà essere stampato ed esibito in aeroporto al momento della partenza per Cipro.

CROAZIA

L’ ingresso nel Paese è consentito presentando l’esito negativo al tampone per SARS CoV-2 effettuato tramite il metodo PCR nelle ultime 48 ore oppure effettuando il tampone all’arrivo in Croazia e sottoponendosi all’autoisolamento prima di ricevere l’esito negativo. Nel caso in cui non sia possibile effettuare il tampone, il periodo previsto per autoisolamento è di 10 giorni.

DANIMARCA

Il Ministero degli Affari Esteri danese scoraggia tutti i viaggi non necessari in Danimarca da tutti i Paesi del mondo senza distinzione e anche ai cittadini danesi ed ai residenti in Danimarca viene fortemente sconsigliato ogni viaggio all’estero, inclusi quelli per affari.

Viene garantito l’accesso al Paese solamente in presenza di un comprovato valido motivo, anche per chi proviene dall’Italia, come specificato nel sito (in inglese) https://coronasmitte.dk/en/entry-into-denmark.

Alcuni dei motivi validi previsti sono: lavoro (ma non lavoro come au pair), partecipazione a procedimenti giudiziari, visite mediche, trasporti di merci, familiari stretti di minorenni e di persone gravemente malate, coniugi, familiari stretti o fidanzati/e di persone residenti in Danimarca, mentre non vengono riconosciuti validi i motivi di studio.

ESTONIA

I cittadini e i residenti degli Stati UE e dei paesi associati Schengen, nonché i loro familiari, possono entrare in Estonia senza restrizioni, a condizione che non mostrino sintomi Covid e che il tasso di incidenza del contagio nel Paese di partenza e/o transito non superi i 150 casi su 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni. Se il tasso di infezione è più elevato, si applica l’obbligo dell’isolamento di 10 giorni o, in alternativa, una procedura di doppio test (Italia ad oggi è nella lista dei Paesi a rischio).

I viaggiatori che, provenendo da un’area a rischio, non vogliano rimanere in autoisolamento per dieci giorni dopo l’arrivo in Estonia,  devono eseguire un primo test molecolare PCR (cosiddetto “tampone”), nelle 72 ore prima dell’arrivo nel Paese, con esito negativo (il certificato deve essere scritto almeno in inglese). Durante il soggiorno in Estonia è possibile effettuare un secondo test, non prima del sesto giorno successivo al primo test effettuato all’estero.

Il viaggiatore è libero dall’obbligo di isolamento di 10 giorni se i risultati di entrambi i test sono negativi.

A coloro che non hanno avuto modo di effettuare il test nelle 72 ore che precedono l’arrivo nel Paese, viene concessa la possibilità di fare il primo test in Estonia, immediatamente all’arrivo.

FINLANDIA

Dal 19 settembre 2020 la Finlandia ha reintrodotto misure restrittive anche nei confronti dell’Italia. Dall’Italia sono consentiti solo ingressi per lavoro, per “motivi essenziali” e il ritorno dei residenti in Finlandia, con obbligo di autoisolamento fiduciario di 10 giorni, che potrà essere abbreviato in caso di doppio test negativo (tampone o test antigenico rapido) a distanza di almeno 72 ore.

Saranno dispensati dall’obbligo di quarantena e/o di secondo tampone i viaggiatori per lavoro o motivi essenziali con permanenza nel Paese inferiore alle 72 ore. Non sono consentiti ingressi per turismo.

FRANCIA

Arrivi dai Paesi UE (compresa l’Italia): a partire da domenica 31 gennaio, le autorità francesi sconsigliano fortemente gli ingressi da Paesi UE. In ogni caso, le autorità francesi richiedono l’esibizione di un TEST MOLECOLARE (PCR) DA EFFETTUARE NELLE 72 ORE PRECEDENTI L’ARRIVO IN FRANCIA.

Il test antigenico non è accettato. L’obbligo riguarda i viaggiatori, maggiori di 11 anni, che entrano DA PAESI UE, inclusa l’Italia, con qualsiasi mezzo (aereo, treno, auto, nave, bus, ecc).

Sono esentanti dal presentare il tampone: i lavoratori frontalieri, i trasportatori e i residenti nei territori confinanti entro 30 km dal proprio domicilio.

Tutti coloro che entrano in Francia con qualsiasi mezzo devono compilare l’autocertificazione.

GERMANIA

Dal 2 Novembre 2020 è vietato l’ ingresso in Germania per motivi di turismo.

L’ Italia considerata zona a rischio. Tutti coloro che nei 10 giorni precedenti l’ingresso in Germania si siano recati in aree considerate “a rischio” devono segnalare il proprio ingresso registrandosi online sul portale https://www.einreiseanmeldung.de.

A partire dal 14 gennaio, oltre a tale obbligo di quarantena, è anche in vigore un obbligo generale di tampone all’ingresso. Salvo nei casi di esenzione previsti, chiunque entri in Germania da un Paese a rischio dovrà cioè presentare un tampone negativo (molecolare o antigenico) effettuato nelle 48 ore precedenti l’ingresso in Germania (con esito scritto in inglese, tedesco o francese) oppure sottoporsi al tampone entro 48 ore dal momento dell’arrivo.

GRECIA

Tutti i viaggiatori provenienti dall’estero (quale che sia il Paese di provenienza o la cittadinanza), tranne i bambini al di sotto dei 10 anni, per fare ingresso in Grecia sono tenuti a presentare un test di laboratorio (in inglese) col metodo PCR tramite tampone laringofaringeo o rinofaringeo, avente esito negativo, effettuato nelle 72 ore precedenti all’arrivo in Grecia.

Il certificato con il risultato negativo del test Covid deve essere scritto in inglese e indicare gli estremi del documento di identità del viaggiatore.

Per tutti coloro che faranno ingresso in Grecia fino al 22 febbraio, è previsto l’obbligo di rispettare un periodo di quarantena cautelare di sette giorni (o, in caso di permanenza per periodi inferiori, per tutto il periodo di permanenza); in aggiunta, è previsto a campione un test rapido effettuato all’arrivo in aeroporto.

L’obbligo di quarantena non si applica ai passeggeri di voli in transito, a condizione che non escano dall’area transiti dell’aeroporto.

Rimane inoltre necessario compilare il modulo Passenger Locator Form (PLF) almeno 24 ore prima del proprio arrivo in Grecia.

Si ricorda che per Decreto le compagnie aeree hanno l’obbligo di NON imbarcare i passeggeri sprovvisti del risultato negativo di test molecolare e di PLF/QR code.

IRLANDA

A partire da sabato 16 gennaio 2021, tutti i passeggeri in arrivo in Irlanda devono avere con sé un risultato negativo/”non rilevato” di un test PCR COVID-19 effettuato non più di 72 ore prima dell’arrivo nel Paese.

Ai passeggeri potrebbe essere chiesto di presentare la prova del risultato negativo non rilevato prima di imbarcarsi sull’aereo o sul traghetto e agli stessi sarà richiesto di mostrare questa documentazione ai funzionari dell’immigrazione all’arrivo presso i punti di ingresso nello Stato.

I passeggeri che arrivano in un aeroporto o in un porto marittimo irlandese senza prova di un risultato negativo “non rilevato” di un test PCR COVID-19 commetteranno un reato e potranno essere perseguiti penalmente.

Tale reato è punibile con una multa non superiore a € 2.500 o con la reclusione per un periodo non superiore a 6 mesi o con entrambe.

La condizione di avere un risultato negativo/”non rilevato” da un test PCR COVID-19 prima della partenza si aggiunge alle misure precedenti che prevedono che i passeggeri in arrivo dai paesi classificati come rossi e grigi (come definito dal sistema semaforico dell’UE) debbano continuare a limitare i loro movimenti per 14 giorni.

L’obbligo di quarantena, tuttavia, può essere revocato al ricevimento del risultato negativo “non rilevato” di un secondo test PCR effettuato non meno di 5 giorni dopo l’arrivo.

I passeggeri in arrivo dai Paesi classificati come verdi ed arancioni (come definiti dal sistema semaforico dell’UE) non sono tenuti a limitare i loro movimenti all’arrivo, ma dovranno attenersi alle linee guida della sanità pubblica locale e, come a tutti gli altri, sarà loro richiesto di avere con sé un risultato negativo “non rilevato” di un test PCR COVID-19 effettuato prima della partenza.

Verranno effettuati controlli ai punti di ingresso in Irlanda. E’ obbligatorio compilare il COVID-19 Passenger Locator Form.

I collegamenti aerei diretti con l’Italia (Ryanair e Aer Lingus) sono stati parzialmente ripristinati.

ISLANDA

E’ consentito l’ingresso ai viaggiatori provenienti dai paesi UE/SEE nonché Andorra, Monaco, San Marino e Stato del Vaticano e i loro familiari (https://www.logreglan.is/english/regarding-travel-restrictions-to-iceland-as-a-result-of-covid-19/).

Tutti i passeggeri in arrivo, turisti e residenti, indipendentemente dalla durata del soggiorno o dallo scopo della visita, possono optare di osservare una quarantena di 14 giorni oppure di sottoporsi ad una procedura di doppio screening che comprende due tamponi.

Il primo effettuato subito all’arrivo o allo sbarco, il secondo dopo 5-6 giorni, con un periodo di quarantena nell’intervallo tra i due campioni. Coloro che risultano negativi al secondo tampone possono uscire dalla quarantena.

Sono esenti dalla quarantena i viaggiatori in arrivo in grado di produrre o una certificazione medica (in lingua islandese, danese, norvegese, svedese o inglese) emessa da uno stato UE/EFTA che attesti la presenza di anticorpi al SARS-CoV-2 (test PCR o test sierologico) dopo aver contratto il covid-19 oppure un valido certificato internazionale di vaccinazione. 

I minori nati nel e dopo il 2005 sono esenti dai test e dalla quarantena. 

Prima della partenza per l’Islanda, i viaggiatori dovranno compilare ed inviare, nelle 72 ore antecedenti l’arrivo, un’autocertificazione disponibile a questo link: https://visit.covid.is/.

Ai viaggiatori in arrivo viene inoltre raccomandato di scaricare l’app. di tracciamento  Rakning C-19.

LETTONIA

E’ confermata la richiesta una quarantena di 10 giorni per i viaggiatori provenienti dai Paesi, contrassegnati in rosso e giallo nell’elenco pubblicato dal Centro per la prevenzione ed il controllo delle malattie.

L’Italia è stata inserita tra i Paesi contrassegnati in rosso, pertanto i viaggiatori che entrano in Lettonia provenendo dall’Italia dovranno osservare un isolamento fiduciario di 10 giorni.

Dal 12 ottobre è obbligatorio per tutti i viaggiatori che entrano o escono dalla Lettonia (per via aerea, in nave, treno, auto) compilare preventivamente un questionario elettronico denominato IECIS (Information System for the Monitoring of Traveller Registration) tramite apposito sito web https://covidpass.lv.

Il questionario deve essere compilato non prima delle 48 ore precedenti l’attraversamento della frontiera lettone.

Dopo aver compilato e inviato il modulo, il viaggiatore riceverà per via elettronica un codice QR tramite il quale le autorità sanitarie di frontiera e di polizia potranno contattare la persona e verificare eventualmente il rispetto della normativa sull’isolamento fiduciario.

Tale registrazione è obbligatoria anche per i viaggiatori in transito.

LITUANIA

Il Governo lituano ha deciso di prolungare la quarantena, introdotta su tutto il territorio nazionale dal 7 novembre, fino al 28 febbraio 2021, applicando restrizioni più rigide a partire dal 16 dicembre 2020.

Gli spostamenti tra comuni sono consentiti solo per determinati motivi (ritorno al luogo di residenza, funerale di parenti stretti, lavoro, assistenza medica indispensabile, altri motivi fondati ed urgenti) e spostamenti all’interno dello stesso comune per determinati motivi (lavoro, negozio, funerale, salute, assistenza ai malati, ecc.).

A partire dall’8 febbraio, tutti i viaggiatori provenienti da qualsiasi paese del mondo (Italia compresa) dovranno avere il certificato (con traduzione in lituano, inglese o russo) sul tampone molecolare con esito negativo, effettuato entro e non oltre 48 ore prima dell’ingresso in Lituania, oppure, entro 24 ore dall’arrivo in Lituania, fare il test in loco.

È obbligatorio anche l’autoisolamento di 14 giorni dall’arrivo in Lituania, con la possibilità di abbreviare i tempi di isolamento effettuando un test a proprie spese il 10° giorno di isolamento e ottenendo l’esito negativo.

Dal 15 settembre ogni viaggiatore che torna o arriva in Lituania via aerea, via mare o via terra con voli regolari, speciali o charter dovrà fornire i propri dati al Centro Nazionale per la salute in via elettronica  https://keleiviams.nvsc.lt/en/form e presentare la conferma (codice QR) al momento dell’imbarco.

Nel caso in cui la persona non possiede un dispositivo mobile o un accesso all’internet, i vettori dovranno assicurare che le persone possano compilare il modulo usando i mezzi a disposizione del vettore.

Il modulo in forma cartacea può essere presentato solo in casi eccezionali.

Il modulo stampato per la compilazione deve essere fornito alla persona dal vettore il quale dovrà sottoporlo al Centro nazionale per la salute entro un giorno. Nel caso in cui una persona ha viaggiato in modo autonomo via terra, dovrà entro 12 ore dall’arrivo o dal ritorno in Lituania registrarsi in modalità elettronica presso il Centro Nazionale per la salute.

MALTA

E’ stato elaborato un elenco di destinazioni che verrà aggiornato settimanalmente e che individua tre fasce di rischio: Green, Amber e Red.

Ai passeggeri provenienti da Paesi in Green List non sono richiesti particolari adempimenti, se non la compilazione di un’autodichiarazione e il controllo della temperatura.

I passeggeri provenienti da Paesi in Amber List dovranno presentare un’attestazione di test COVID (tampone) con esito negativo nelle 72 ore antecedenti l’ingresso a Malta.

A partire dal 13 novembre 2020, tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia dovranno attenersi alle regole della Amber List e presentare un’attestazione di test COVID con esito negativo nelle 72 ore antecedenti l’ingresso a Malta.

Tutti gli aggiornamenti e le liste di Paesi sono consultabili al sito https://www.visitmalta.com/en/reopening-airport.

All’arrivo a Malta, i viaggiatori saranno soggetti a screening termici. I viaggiatori in arrivo saranno inoltre invitati a compilare un documento con il quale dichiareranno i loro spostamenti nei 30 giorni precedenti.

Coloro che arrivano da destinazioni della Red List devono poter dimostrare di essere stati per un periodo di 14 giorni in una delle destinazioni della Green o Amber List ed è raccomandato che effettuino un test COVID (tampone), con esito negativo, nelle 72 precedenti l’arrivo a Malta.

In mancanza di questi requisiti, le autorità locali possono imporre l’effettuazione di un periodo di quarantena di due settimane a spese del viaggiatore, all’arrivo a Malta.

PRINCIPATO DI MONACO

Attualmente non sono presenti limitazioni per l’entrata nel territorio del Principato di Monaco di coloro che provengono dagli Stati membri dell’Unione Europea, inclusa l’Italia). Non sono più necessarie autodichiarazioni e non vengono più effettuati controlli sui motivi di entrata sul territorio.

NORVEGIA

A partire dalle ore 00.01 del 29 gennaio 2021, per un periodo di due settimane con possibilità di proroga, è vietato l’ingresso in Norvegia a tutti i cittadini stranieri (compresi i cittadini UE/SEE e cittadini residenti nei paesi UE/SEE).

PAESI BASSI

I Paesi Bassi hanno riaperto i propri confini per viaggi da/verso alcuni Paesi. Dopo la rimozione del bando nei confronti dei voli provenienti dall’Italia, la compagnia di bandiera KLM ha gradualmente ripristinato i voli diretti. Il Governo olandese ha annunciato nuove misure, che rimarranno in vigore fino ad almeno il 2 marzo 2021.

A partire da sabato 23 gennaio 2021 alle ore 00.01, tutti i passeggeri che viaggiano nei Paesi Bassi per via aerea o marittima da aree ad alto rischio devono essere in grado di produrre un risultato negativo di un test rapido COVID-19 eseguito poco prima della loro partenza.

Il test non deve essere stato eseguito più di quattro ore prima dell’imbarco sull’aereo o sulla nave. Questo requisito si aggiunge all’esistente risultato negativo obbligatorio di un test PCR eseguito non più di 72 ore prima dell’arrivo nei Paesi Bassi.

Queste misure si applicano anche alle persone che viaggiano verso le zone caraibiche dei Paesi Bassi. I funzionari diplomatici e delle organizzazioni internazionali non sono soggetti all’obbligo del doppio test.

Inoltre, i viaggiatori devono effettuare 10 giorni di isolamento all’arrivo nei Paesi Bassi. Dopo cinque giorni possono effettuare un test PCR. Se il risultato di questo test PCR è negativo, possono terminare la quarantena.

POLONIA

Per il periodo compreso tra il 28 dicembre 2020 e il 14 febbraio 2021 sono previste in Polonia nuove misure restrittive, incluso l’obbligo di quarantena di 10 giorni per coloro che arrivano nel Paese con trasporto pubblico da altri Paesi UE, salvo esibizione di un tampone negativo (PCR o rapido antigenico), effettuato non oltre le 48 ore precedenti l’ingresso nel Paese e redatto in lingua inglese o polacca.

PORTOGALLO

Si segnala che, dal 31 gennaio incluso i passeggeri di voli provenienti dall’Italia hanno l’obbligo di presentare certificato di test molecolare con esito negativo, effettuato nelle 72 ore precedenti all’imbarco

Disposizioni per passeggeri diretti a Madeira e alla Azzorre:

Vigono invece disposizioni diverse per i passeggeri che, anche se provenienti da Paesi UE, Schengen e paesi terzi approvati (dalle Istituzioni UE e dalle autorità locali), sono diretti a Madeira o alle Azzorre.

I passeggeri che volano verso l’arcipelago di Madeira devono presentare un test negativo al COVID-19 effettuato entro 72 ore prima della partenza o possono eseguirlo all’arrivo.

I passeggeri che volano verso l’arcipelago delle Azzorre saranno soggetti a una delle seguenti opzioni:
  • Presentare la prova del test al COVID-19 fino a 72 ore prima della partenza del volo
  • Eseguire il test all’arrivo e rimanere in isolamento preventivo fino a ottenere il risultato
  • Ritorno alla destinazione di origine o viaggio verso qualsiasi destinazione al di fuori della Regione, adempiendo, fino al momento del volo, l’isolamento preventivo in un hotel indicato a tal fine.

Se la durata del soggiorno è di 7 o più giorni, il sesto giorno successivo alla data del primo test di Covid-19, il passeggero deve contattare l’autorità sanitaria del comune in cui si trova, per effettuare un nuovo test.

REPUBBLICA CECA

Lo stato di emergenza, in vigore dal 5 ottobre, è prorogato fino 14 febbraio 2021. A partire dal 5 febbraio 2021, sono introdotte nuove misure restrittive per l’ingresso nel Paese.

E’ vietato l’ingresso degli stranieri in Repubblica Ceca, ad eccezione dei viaggi indispensabili, motivati da:

  • Rientro presso la propria residenza
  • Esigenze lavorative
  • Studio
  • Salute
  • Visite necessarie alla famiglia

E’ vietato l’ingresso per turismo, attività ricreative, visite agli amici ecc.

ROMANIA

L’Istituto Nazionale di Sanità Pubblica romeno, ha nuovamente inserito l’Italia nella lista dei Paesi In “zona gialla”.

Di conseguenza, a decorrere dalle 18.00 ora locale, del 4 gennaio 2021 chi intenda fare ingresso in Romania venendo dal nostro Paese dovrà sottoporsi ad un periodo di isolamento di 14 giorni, riducibile a 10 se il viaggiatore non presenta sintomi e l’ottavo giorno dall’ingresso si sottopone a un test il cui risultato è negativo.

Per soggiorni di durata inferiore a 72 ore, il viaggiatore può essere esonerato dall’isolamento se presenta un test negativo per SARSCov-2-RT-PCR, effettuato al massimo 48 ore prima dell’arrivo in Romania.

Il transito in Romania verso altre destinazioni è consentito, purché avvenga nell’arco di 24 ore. Per maggiori informazioni si rimanda alla sezione Situazione Sanitaria di questa Scheda.

Dal 12 gennaio 2021 è stato prorogato di 30 giorni lo stato di allerta in tutto il Paese.

SLOVACCHIA

Per quanto riguarda gli ingressi dall’estero, dal 1 ottobre 2020, sussiste l’obbligo di mettersi in isolamento domiciliare per chi entra in Slovacchia da un Paese c.d. “rosso” (vedi link al sito del Ministero degli Esteri slovacco: https://www.mzv.sk/web/en/covid-19 ), o vi è stato nei 14 giorni precedenti.

L’isolamento domiciliare termina dopo un esito negativo del test RT-PCR, effettuato non prima dell’8° giorno dopo il rientro, oppure dopo il 14° giorno di quarantena.

L’obbligo di isolamento non sussiste invece per chi viene da un Paese c.d. “rosso” ed è già in possesso di un test RT-PCR negativo al coronavirus effettuato non oltre le 72 ore precedenti l’ingresso in Slovacchia.

SLOVENIA

Dal 20/10/2020 in Slovenia è in vigore il divieto di movimento delle persone dalle 21:00 alle 06:00, tranne per i viaggi in transito

Dal 16 novembre tutte le regioni italiane sono nella lista rossa della Slovenia.

Chi proviene da una regione in Lista Rossa deve fare una quarantena di 10 giorni all’ingresso in Slovenia oppure presentare il risultato negativo di un test molecolare PCR, fatto in uno dei laboratori riconosciuti dal Governo Sloveno (tutti quelli in Italia sono riconosciuti) e non piu’ vecchio di 48 ore dalla data di esecuzione del test.

E’ accettato anche il test “rapido” se eseguito in un Paese UE/Schengen entro le 24 ore precedenti.

SPAGNA

È consentito l’ingresso in Spagna da tutti i Paesi europei ed appartenenti allo spazio Schengen, senza obbligo di quarantena.

Chi arriva dall’Italia, dagli altri Paesi UE e da una quarantina di Paesi extra UE, deve presentare un certificato che attesti di essersi sottoposto a un tampone molecolare (PCR), risultato negativo, effettuato nelle 72 ore antecedenti l’ingresso nel Paese.

Non sono ammessi i test rapidi (antigenici).

Prima dell’arrivo in Spagna per via aerea o marittima è necessario anche compilare un “formulario di salute pubblica”, attraverso il sito internet spth.gob.es o la app Spain Travel Health-SPTH, ottenendo un codice QR da presentare (su dispositivo mobile o stampato) al proprio arrivo in Spagna.

Per i passeggeri che utilizzano la via marittima, attualmente il formulario può essere presentato solo in formato cartaceo, disponibile a questa pagina del Ministero della Salute: https://www.mscbs.gob.es/profesionales/saludPublica/sanidadExterior/ControlHS.htm

SVEZIA

A partire da sabato 6 febbraio 2021 e fino al 31 marzo 2021, è stato introdotto l’obbligo per i cittadini stranieri in arrivo di esibire un certificato di test covid negativo (molecolare o antigenico) all’ingresso in Svezia effettuato entro le 48 ore antecedenti all’ingresso.

SVIZZERA

A partire dall’8 febbraio 2021 entrano in vigore nuove regole per l’ingresso in Svizzera.

Coloro che provengono dalle regioni ad alto rischio, come identificate dalle Autorità locali, devono presentare un test PCR con esito negativo effettuato non oltre 72 ore prima dell’ingresso nel Paese e sono, comunque, sottoposti ad obbligo di quarantena.

Quest’ultima ha durata di dieci giorni ma può essere terminata a partire dal settimo giorno in caso di test rapido o PCR, effettuato dall’interessato a proprie spese, con esito negativo.

L’obbligo di effettuare un test PCR scatta anche per tutti coloro che arrivano in Svizzera per via aerea, indipendentemente dalla provenienza, con controllo effettuato all’imbarco sul volo.

Dalla stessa data entra, inoltre, in vigore l’obbligo di registrazione dei propri dati di contatto (https://swissplf.admin.ch/home) per tutti coloro che entrano nel Paese con mezzo di trasporto pubblico.

I collegamenti aerei e ferroviari sono attivi seppur con alcune riduzioni. Si invita a verificare l’offerta e l’operatività dei voli direttamente sui siti delle compagnie aeree (Alitalia, Easyjet, Swissair) e sul sito delle ferrovie https://www.sbb.ch/it/orario.html.

UNGHERIA

L’Ungheria mantiene la chiusura delle frontiere agli stranieri.

I collegamenti aerei con l’Italia, già da tempo ridottissimi, verranno sospesi a breve sia dalla Ryan Air che da WizzAir, lasciando prevedibilmente limitatissime opzioni attraverso scali della Lufthansa in Germania e di KLM ad Amsterdam. Si raccomanda di contattare la compagnia aerea di riferimento per informazioni sullo stato del proprio volo.

ELENCO D

Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Tailandia: obbligo di isolamento fiduciario all’ingresso/rientro in Italia.

Secondo il DPCM del 3 dicembre sono consentiti gli spostamenti senza necessità di motivazione, quindi anche per turismo (fatte salve le limitazioni disposte in Italia a livello regionale). Tuttavia, al rientro in Italia, è necessario sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria, compilare un’apposita dichiarazione e si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (è consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione). 

ATTENZIONE!

La rimozione delle limitazioni agli spostamenti dall’Italia verso questi Paesi non esclude però che questi Paesi possano porre dei limiti all’ingresso.

Giappone

I visti per turismo continuano ad essere sospesi sino a diversa determinazione da parte delle competenti autorità del Giappone. Fino al 7 marzo 2021 è sospesa la possibilità di chiedere il visto di rientro alle rappresentanze diplomatiche e consolari giapponesi, per quanti abbiano già lo status di residenza riconosciuto ma non abbiano ancora un visto (ad esempio per studio o lavoro), così come la possibilità di richiedere un visto per effettuare visite brevi d’affari su invito di aziende locali.

Corea del Sud

Le autorità sudcoreane hanno disposto, a partire dal 1 aprile, la quarantena obbligatoria per tutti i viaggiatori in arrivo nel Paese. Di conseguenza, tutti i passeggeri in arrivo, a prescindere dalla cittadinanza e dalla regione di provenienza, saranno soggetti ad isolamento obbligatorio di 14 giorni. Coloro che non hanno una residenza in Corea dovranno auto-isolarsi nelle strutture indicate dalle autorità di immigrazione per 14 giorni al costo totale prestabilito di 1.400.000 Won coreani (pari a 1.042 Euro al tasso di cambio odierno), da anticipare all’ingresso nel Paese.

Singapore

Per tutti i viaggiatori a breve termine provenienti dall’Italia permane il divieto d’ingresso a Singapore.

Thailandia

Le autorità thailandesi hanno prorogato al 28 febbraio 2021 lo stato di emergenza nazionale decretato il 26 marzo in risposta all’emergenza sanitaria causata da COVID-19. Non sono consentiti i transiti aeroportuali. Rimangono chiuse dal 21 marzo tutte le frontiere terrestri.

Australia

Permane il totale divieto di ingresso in Australia per i viaggiatori provenienti da qualsiasi paese estero, tranne che per gli australiani, gli stranieri residenti permanenti ed alcune limitate categorie autorizzate caso per caso. A partire dal 22 gennaio 2021 è obbligatorio, prima della partenza per l’Australia, presentare l’esito negativo di un test COVID-19 PCR. Il test deve essere effettuato entro le 72 ore precedenti la partenza ed il risultato, preferibilmente cartaceo e tradotto in inglese, deve essere presentato al primo check-in aeroportuale della tratta aerea.  Tale disposizione si applica a tutti i viaggiatori di età superiore ai 5 anni, anche se vaccinati. Coloro che rientrano devono effettuare la quarantena di 14 giorni in strutture designate dalle Autorità locali, anche se si è effettuata la vaccinazione o si è in possesso di test COVID-19 negativo.

Nuova Zelanda. Le frontiere della Nuova Zelanda continuano ad essere chiuse, tranne che per i cittadini neozelandesi e gli stranieri residenti permanenti. Tutti i viaggiatori ammessi all’ingresso in Nuova Zelanda devono osservare 2 settimane di quarantena obbligatoria in strutture gestite dal Governo neozelandese

ELENCO E

In tutti gli altri Paesi del mondo (quindi: Regno Unito + tutti i Paesi extra UE, extra Schengen e extra lista D), almeno fino al 5 marzo  viaggi potranno essere effettuati soltanto per motivi di lavoro, salute, assoluta necessità, rientro al domicilio, residenza o abitazione e per motivi di studio. Quindi, come esplicita il sito Viaggiare Sicuri: NON SONO CONSENTITI VIAGGI PER TURISMO in tutti questi Paesi fino al prossimo Decreto.

VIAGGI IN EUROPA – TUTTI GLI ALTRI STATI

Fino al prossimo DPCM non sono permessi gli spostamenti liberi dei cittadini italiani da/per Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord, Kosovo, Moldavia, Bielorussia, Ucraina, Russia. In particolare, rimangono consentiti solo i viaggi per motivi di studio/lavoro/salute/estrema necessità, NON per motivi di turismo/familiari.

*ATTENZIONE – REGNO UNITO

Il Regno Unito rientra nell’elenco E ma le modalità di ingresso sono soggette a una disciplina differente rispetto agli altri Paesi di quell’elenco.  Il DPCM 14 gennaio 2021, che disciplina gli spostamenti da/per l’estero fino al 5 marzo 2021, prevede che, al rientro in Italia dai Paesi dell’elenco D, sia necessario compilare un’autodichiarazione, sottoporsi ad isolamento fiduciario per 14 giorni, attivare la sorveglianza sanitaria e raggiungere la propria destinazione finale solo con mezzo privato. È consentito il transito aeroportuale, ma senza uscire dall’area dedicata dell’aeroporto.

**ATTENZIONE – BRASILE

Il Brasile rientra in elenco E. Tuttavia, il Ministro della Salute, con Ordinanza 16 gennaio 2021, inizialmente vigore fino al 31 gennaio 2021, ma prorogata fino al 15 febbraio 2021, ha disposto la sospensione del traffico aereo dal Brasile e il divieto di ingresso in Italia per tutti coloro provengono dal Brasile o che vi abbiano soggiornato/transitato nei 14 giorni precedenti il tentativo di ingresso in Italia. Al momento, non sono previste eccezioni.

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